Mini ByPass Gastrico

Mini ByPass Gastrico

Il mini bypass gastrico è una procedura chirurgica per il trattamento dell’obesità e della sindrome metabolica. E’ caratterizzato dalla creazione di una tasca gastrica che viene suturata ad una lunga ansa digiunale portata in sede sovramesocolica. Il mini bypass gastrico può considerarsi una tecnica con una azione restrittiva ed una moderata azione malassorbitiva causata dalla esclusione di 180-250 cm di intestino tenue dal transito alimentare. Anche in presenza di lobo epatico sinistro ipertrofico l’anastomosi gastro-digiunale può essere agevolmente effettuata in corso di intervento di mini bypass gastrico. Più difficoltosa, invece, l’esecuzione della stessa anastomosi in caso di bypass gastrico classico con fegato sinistro ipertrofico. Questa procedura chirurgica consente di evitare la esecuzione di un’ansa alla Roux, ed evitare, quindi, la seconda anastomosi del bypass gastrico classico con le relative complicanze, (fistola, occlusione, ernie interne per sezione del mesentere). Eliminare una anastomosi (la più difficile da esplorare endoscopicamente) riduce i tempi operatori e con molta probablità la degenza post-operatoria.
Nel caso si determinasse occlusione intestinale da ernia interna in un paziente operato di mini bypass gastrico sarebbe più facile rilevare la causa e la sede di occlusione e conseguentemente sarebbe più facile la riparazione.

Il mini bypass gastrico costituisce una procedura bariatrica sviluppatasi per superare le difficoltà e i rischi del bypass gastrico. Offre, infatti, i vantaggi di una procedura sicura e riproducibile, con buoni risultati in termini di perdita di peso e riduzione delle comorbidità, e bassa percentuale in termini di complicanze e mortalità.